Pubblicata dal Ministero della cultura la modulistica per la presentazione delle richieste da parte delle librerie per il riconoscimento del credito di imposta.
Soggetti beneficiari
Le agevolazioni sono riservate agli esercenti di attività commerciali operanti nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati che:
- abbiano sede legale nello Spazio Economico Europeo;
- siano soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- siano in possesso di classificazione ATECO principale 47.61 o 47.79.1, come risultante dal registro delle imprese;
- abbiano sviluppato nel corso dell’esercizio finanziario precedente ricavi derivanti da cessione di libri, come disciplinata dall’articolo 74, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, ovvero, nel caso di libri usati dall’articolo 36 del decreto legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, n. 85, e successive modificazioni, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati.
Riconoscimento del credito di imposta: Gli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri nuovi e usati, potranno accedere al credito d’imposta nella misura massima di € 20.000 per gli esercenti di librerie indipendenti e di € 10.000 per le librerie ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite. L’ammontare del credito d’imposta è determinato anche in base al fatturato della libreria secondo i quattro scaglioni riportati nella tabella 2 del summenzionato decreto. Le percentuali previste per i diversi scaglioni sono ridotte del 5% nel caso di librerie legate da contratti di affiliazione commerciale di cui alla legge n. 129 del 2004 con imprese che esercitano l’attività di edizione di libri, periodici e/o altre attività editoriali o che facciano capo a gruppi distributivi. Per le librerie che hanno nella compagine societaria e nel capitale la presenza o la partecipazione di società che esercitano l’attività di edizione di libri, periodici e/o altre attività editoriali, la percentuale è fissata al 25% indipendentemente dal fatturato. La direzione procederà al riconoscimento del credito dando la precedenza alle librerie uniche sul territorio comunale e in seguito per scaglioni di fatturato ad esaurimento procedendo dal più basso.
Parametri per il calcolo del credito di imposta: Il credito d'imposta è parametrato, con riferimento al singolo punto vendita e alle seguenti voci:
- imposta municipale unica - IMU;
- tributo per i servizi indivisibili - TASI;
- tassa sui rifiuti - TARI;
- imposta sulla pubblicità;
- tassa per l'occupazione di suolo pubblico;
- spese per locazione, al netto IVA;
- spese per mutuo;
- contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente.
Le voci sopra elencate sono da riferirsi agli importi dovuti nell’anno precedente la richiesta di credito di imposta.
Per ciascuna delle voci di cui al comma 1 è stabilito un massimale di costo, ai fini della parametrazione del credito di imposta teorico spettante, come indicato nella Tabella 1, allegata al decreto in commento.
Le voci di cui al comma 1, lettere da a) a g), sono da riferirsi ai locali dove si svolge l’attività di vendita di libri al dettaglio.
Presentazione delle domande
Procedure di richiesta del credito di imposta:
- L’istanza va presentata esclusivamente online attraverso il Portale che sarà attivato sul sito della DGBIC.
- Il legale rappresentante dell’impresa non ancora iscritto deve registrarsi sul Portale per poi procedere all’inserimento dei dati.
Le domande possono essere presentate entro le 12 del 30 settembre 2018.