Regione Lombardia sostiene l'agriturismo con un bando da 6,5 milioni di euro nel Programma di sviluppo rurale.
La domanda deve essere presentata, a partire dal 18 aprile 2016, esclusivamente per via telematica tramite la compilazione della domanda informatizzata presente nel Sistema Informatico delle Conoscenze della Regione Lombardia (Sisco) entro il 17 giugno. Particolare attenzione e' stata posta dall'operazione ai giovani e all'ambiente, attraverso premialita' specifiche nei criteri di selezione.
Possono presentare domanda per i finanziamenti le imprese agricole individuali e le societa' agricole di persone, capitali o le cooperative che intendono, in linea con lo spirito della normativa di settore, recuperare attraverso la ristrutturazione, il restauro o risanamento conservativo, compresi la realizzazione, l'ampliamento e l'adeguamento di servizi igienico-sanitari e tecnologici, le strutture agricole esistenti e non piu' necessarie all'attivita' agricola.
Sono anche possibili interventi per la predisposizione, in ambito aziendale, di aree attrezzate per l'agricampeggio e la sosta di roulotte e caravan e/o per attivita' ricreativo-culturali e sociali e aree pic-nic, la realizzazione di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici, compreso il loro allestimento, l'acquisto di applicazioni e programmi informatici, di macchine ed attrezzature funzionali al servizio agrituristico previsto nel certificato di connessione ed oggetto del finanziamento.
Il contributo viene erogato in regime de minimis, quindi non può essere superiore a 200.000 euro. Le percentuali di contribuzione variano dal 35% al 55%, a seconda dell'ubicazione e della tipologia dell'imprenditore.
Si raccomanda di prestare particolare attenzione agli allegati da presentare:
A) Relazione tecnica che illustra:
- gli investimenti richiesti e la loro correlazione con le attività previste nel certificato di connessione;
- gli elementi qualitativi richiesti in relazione ai criteri di valutazione indicati nel bando, corredati, se necessario, dei documenti occorrenti alla verifica (ad esempio, documentazione comprovante l’adesione ad una rete d’imprese);
B) Progetto delle opere edili, a firma di un tecnico progettista iscritto a un Ordine/Collegio Professionale, corredato dai disegni relativi alle opere in progetto, riportanti scala, piante, sezioni, prospetti e dimensioni, comprensivo della disposizione (layout) degli impianti;
C) Computo metrico analitico estimativo delle opere edili, utilizzando i codici e i prezzi unitari del prezziario della Camera di Commercio della Provincia abbattuti del 20% o, in alternativa, il prezziario regionale delle Opere Pubbliche o il prezziario regionale dei Lavori Forestali, abbattuti del 20%, indicando l’anno di riferimento; in assenza di codici e prezzi unitari nel prezziario della CCIAA della provincia di riferimento, possono essere utilizzati i codici e i prezzi unitari del prezziario della CCIAA della Provincia di Milano. Nel caso di “lavori ed opere compiute” non comprese nei suddetti prezziari, in alternativa ai preventivi, può essere effettuata l’analisi dei prezzi;
D) Copia del titolo abilitativo agli interventi edilizi previsti dal progetto, ai sensi di quanto disposto dalla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 “Legge per il governo del territorio” e successive modifiche e integrazioni;
E) Preventivi di spesa:
- per acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e componenti edili non a misura o non compresi nelle voci dei prezziari delle CCIAA e per spese di certificazione dei sistemi di qualità (ISO14001, EMAS e GlobalGap e/o di marchio Ecolabel turistico), tre preventivi di spesa, unitamente a una nota contenente le motivazioni tecnico-economiche che giustifichino la scelta del preventivo. La scelta non deve essere giustificata se considerato il preventivo con il prezzo più basso;
- per acquisizioni di beni altamente specializzati e nel caso di investimenti a completamento di forniture preesistenti, per i quali non sia possibile/conveniente reperire o utilizzare più fornitori, un preventivo, unitamente ad una dichiarazione del tecnico, che attesti l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto del finanziamento, allegando una specifica relazione tecnica giustificativa.
I preventivi di spesa, indirizzati al richiedente, devono essere presentati su carta intestata dei fornitori, con apposti timbro e firma dei fornitori stessi, data di formulazione e periodo di validità del preventivo e riportare la descrizione analitica della fornitura. Le offerte devono essere:
- proposte da soggetti diversi, cioè da tre fornitori indipendenti fra di loro;
- comparabili;
- formulate in base ai prezzi effettivi praticati sul mercato e non ai prezzi di listino;
- in corso di validità, cioè con scadenza successiva alla data di presentazione della domanda.
F) Autorizzazione del proprietario ad effettuare gli interventi, qualora il richiedente sia un soggetto diverso, oppure esito della procedura stabilita dall’articolo 16 della legge 3 maggio 1982, n. 203 “Norme sui contratti agrari”. In alternativa, copia della richiesta di autorizzazione inviata al proprietario: in questo caso l’autorizzazione deve essere trasmessa prima della conclusione dell’istruttoria, pena la non ammissibilità degli investimenti.
G) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio di avere o non avere richiesto, per gli interventi oggetto di contributo ai sensi della presente Operazione, il finanziamento anche con altre “Fonti di aiuto” diverse dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 o agevolazioni fiscali;
H) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio del rappresentante legale dell’impresa richiedente per la concessione di aiuti in «de minimis»;
I) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio del rappresentante legale dell’impresa controllante/controllata dell’impresa richiedente per la concessione di aiuti in «de minimis»;
J) Valutazione di incidenza per investimenti interessanti siti Rete Natura 2000. Le procedure di valutazione di incidenza si applicano sia agli interventi che ricadono all’interno delle aree Natura 2000, sia a quelli che pur sviluppandosi all’esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito. In caso di investimenti che comportano interventi strutturali o altri interventi che possano generare incidenze su un Sito Rete Natura 2000, devono essere prodotti i seguenti documenti, alternativi tra loro:
- provvedimento di Valutazione di Incidenza rilasciato dall’Ente Gestore del Sito;
- altro documento, rilasciato o validato dall’Ente gestore, di verifica di eventuali incidenze su specie e habitat tutelati dalle Direttive Rete Natura 2000 (ad esempio procedure semplificate, interventi funzionali alla conservazione del sito e/o ricompresi nei Piani di Gestione).